Biblioteca on-line: Frammenti di vita di un tempo
Titolo:      Frammenti di vita di un tempo
Categorie:      Libri dell'Associazione in lingua Arbëreshe
LibroID:      AR25
Autori:      Giulio Peta
ISBN-10(13):      AR25
Data pubblicazione:      2006
Numero Pagine:      21
Lingua:      Italiano-Arbëreshe
Prezzo:        
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Immagine:      cover
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Descrizione:     

Anticamente conosciuto con il nome di Arenos (Arenoso), Caraffa, in provincia di Catanzaro, deve la sua nascita all'incontro tra la cultura albanese e quella calabrese. Di origine medievale, il piccolo borgo fu fondato intorno al 1448 da milizie albanesi, conosciute meglio con il nome di Sqipetare. I soldati - giunti in Calabria con lo scopo di difendere la monarchia del Regno di Napoli di Alfonso di Aragona contro un'insurrezione da parte dei baroni feudatari - alla guida del comandante Demetrio Reres e dei suoi figli, Giorgio e Basilio, decisero di collocarsi su un costone pianeggiante ben riparato che, molto probabilmente, poteva fornire un migliore controllo dell' itinerario stradale originario che portava nel Vibonese, attraverso la valle bagnata dal torrente Usito. Sul costone, posto a circa 380 metri sul livello del mare, le milizie albanesi fondarono quello che oggi costituisce il centro abitato di Caraffa, uno dei primi insediamenti arbëreshe in Italia, grazie al quale, successivamente, si ebbe la nascita di altri paesi italo-albanesi in Calabria e nel Meridione. Il nome della cittadina riprende quello della famiglia dei Carafa, feudatari discendenti da un ramo della dinastia dei Caracciolo duchi di Nocera, che permisero, sui propri terreni, la costruzione delle abitazioni. Una seconda spedizione di soldati albanesi, comandata dall' eroe nazionale Giorgio Kastriota Skandeberg, giunse in Calabria nel 1461. Distintosi brillantemente durante la battaglia di Orsara, il valoroso soldato riuscì a piegare i baroni insorti, appoggiati da Renato D'Angiò ma, nel 1467, ritornato in patria per difendere il suo popolo, ebbe la peggio in una battaglia a Cruija. Tra il 1468 e il 1506, tutte le città albanesi finirono sotto il dominio dei Turchi, i quali costrinsero gran parte della popolazione a fuggire e a trovare asilo in Calabria, in particolare nei territori circostanti la Piana di Sibari. Molti nuclei di popolazione albanese si stabilirono all'interno dei feudi della famiglia Sanseverino, imparentata con l'albanese Skandeberg. Oltre al centro abitato di Caraffa, altri insediamenti erano presenti anche ad Usito, situato nelle vicinanze dell'omonimo torrente, e ad Arenoso collocato sull'omonimo colle nei pressi dell'attuale centro abitato.

 

Libro Inserito da:      Dan
   

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