Figura di studioso eminente, quella del canonico Giuseppe Pacelli,
ma non ancora trattata come meriterebbe. Recentemente Ciro Drago
ne ha simpaticamente rinverdito il ricordo riesaminando la questione
del fonte pliniano di Manduria del quale il Pacelli si era
occupato ponendo per primo su basi scientifiche il problema, pur
senza risolverlo completamente.
Il Pacelli appartiene a quella esigua schiera di scrittori della
fine del '700 e inizio dell'800 che, pur risentendo dell'indirizzo
tradizionalistico del tempo, ha al suo attivo la serietà e la diligenza
dell'indagine con qualche accenno di sana critica.