LINGUA: LADINO

Questo libro è nato nell’agosto del 1984 come testo per una con­ferenza, che ho poi tenuta il 20 settembre successivo nella sala della Biblioteca del Circolo artistico di Ortisei in Val Gardena. Rinnovo qui al Circolo (come pure alla Cesa di Ladins per altra conferenza tenuta ivi il giorno dopo) il mio ringraziamento per l’attenzione rivoltami.
Nel gennaio precedente avevo letto e illustralo nella sede dello stesso Circolo varie poesie di una Antologia della lirica ladina dolomitica, a quel tempo ancora in sviluppo e preparazione . Sicché successivamente ho potuto proporre allo stesso pubblico principi di un discorso critico.
Altre conferenze da me tenute ad Alba di Canazei e a Moena nella stessa estate dell’84 mi sono servite come ulteriori utili premesse per il lavoro qui svolto.
Nel decidere sulla pubblicazione della conferenza del settembre scorso come articolo a sé stante, è emersa evidente la difficoltà che, nel valutare le mie affermazioni, incontrerebbe qualsiasi lettore che fosse nella impossibilità di rifarsi ai testi, per un controllo.
Presentare giudizi senza riferimenti e citazioni non è metodo pro­duttivo.
Ho deciso allora di dotare di qualche « annotazione » esplicativa e documentale il testo — che ho ritoccato in misura minima — di ciascuna delle otto « schede » critiche. Mediante una rispondenza di numeri, ogni annotazione si riporta a un punto particolare della scheda immediatamente precedente.
In questa sorta di appendici alle schede si potranno anche trovare poesie che per motivi di vario genere non sono state incluse nell’Antologia.